“…ecco il mio presepe”

    800 anni fa San Francesco d’Assisi organizzò a Greccio la rappresentazione della nascita di Gesù. Da allora, la pratica di “fare il presepe” è diventata tradizione nelle famiglie cristiane.

    La Parrocchia San Filippo Smaldone organizza la 1a edizione del concorso del presepe, l’iniziativa è rivolta alle famiglie e mira a recuperare tale tradizione come segno cristiano del Natale e dell’unità familiare.

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti: bambini del catechismo, giovani, genitori e chiunque voglia dare sfogo alla propria creatività.

Le adesioni devono pervenire entro il 23 dicembre 2023 a Barbara Tel.:338 1619169

Durante le vacanze di Natale una commissione passerà dalle case per visionare le opere.

Sarà premiato il presepe

  •  Più bello (per ambientazione e tradizione)
  •  Più creativo (per materiali e oggetti inusuali)
  •  Più originale (per ambientazione e situazioni originali)

La commissione valuterà a suo insindacabile giudizio le opere vincitrici.

Premi e Mensioni Speciali ai vari Presepi

    • Maria Rosaria Giannone, il presepe più bello per ambientazione e tradizione

 


    • Morrone Sandro – Talesco, il presepe più creativo per materiali e oggetti inusuali

 

 


    • Maria Delle Rose, il presepe più originale per ambientazione e situazioni originali

Il mio Presepe, realizzato in cartapesta, schiuma poliuretanica, e materiali  naturali,  è il frutto di oltre trent’anni di ricerca di pupi di terracotta della nostra tradizione,  (molti sono pastori in movimento) e di altre provenienti dai pupari napoletani e da diverse parti del mondo quali la Francia o l’Africa.  È un presepe ” senza tempo” e ‘senza spazio” cioè ingloba ambienti diversi del passato e del presente. Accanto alla vita di comunione di un villaggio dove sono state ricreate scene quotidiane: lavoro in campagna, quadretti domestici, botteghe artigiane, il mercato, l’osteria, il forno, troviamo un’oasi africana e un angolo salentino con i caratteristici trulli, la “pagghiara”, gli ulivi, i fichi d’India, i tamburelli.        Passato e presente si fondono per l’omaggio al piccolo Gesù (di colore) ma i viandanti portano con sé anche i loro problemi ed ecco la “piaga” dei migranti che tentano di approdare sulle nostre coste alla ricerca di un porto sicuro ma, purtroppo, molte vite rimangono nel cimitero “liquido” senza nemmeno una degna sepoltura.   Al Bambinello non resta che nascere nella mangiatoia di un MONDO IN MACERIE!


    • Antonella Causo e la nonna Antonella Romano, MENSIONE SPECIALE per l’antichità dei personaggi e la complicità tra generazioni

Il presepe di Antonella è stato realizzato su una base di cartone con carta-presepe che prendeva forma con le mani. La grotta è una cassetta di frutta ricoperta con carta. I nove pupazzi e la Natività sono in cartapesta e alti 12 centimetri. Quest’ultima ha 45 anni e fu il regalo di Natale dei bisnonni ai nonni di Antonella, appena sposati


    • Paola Blandolino, MENSIONE SPECIALE per vivacità della convivenza del Presepe con i membri della famiglia

 

 


    • Giuseppe e Maria Teresa Mascia, MENSIONE SPECIALE per la semplicità e l’aderenza al racconto evangelico

 

 


    • Mariangela Perrone, MENSIONE SPECIALE per la cura dei particolari

    • Emma Theresa Bonetta Perrone e nonno Adriano Perrone, MENSIONE SPECIALE per l’abbondanza dei personaggi, gli effetti di luce e l’ambientazione diffusa in casa

 


    • Fumarola Giovanni e Fumarola Giacomo, MENSIONE SPECIALE per la collaborazione di famiglia

 

 


    • Marisa Benone, MENSIONE SPECIALE per la tradizione dei personaggi in terracotta

 

 


    • Carmen Antoniozzi – Giuseppe Polimeno, MENSIONE SPECIALE per la grandezza e la capacità di attualizzazione